giovedì 21 novembre 2024
Ritorno al futuro con Elisa
di Alessandra Verna
La cantante torna sulla scena musicale con un nuovo album. Una vera svolta in cui si dà spazio alla sperimentazione, alla pandemia, all'amore e alla violenza sulle donne.
20 febbraio 2022

L’abbiamo vista e ascoltata all’ultimo Festival di Sanremo. La sua tecnica, preparazione, intensità e precisione le hanno regalato il secondo posto alla gara canora italiana più famosa. Ovunque vada, Elisa diventa portatrice di quella luce di cui aveva parlato già al Teatro Ariston nel 2001 (“Luce – Tramonti a nord-est”, una delle sue canzoni più note, le assicurò la vittoria a Sanremo). La canzone portata quest’anno al Festival, “O forse sei tu”, rappresenta un pezzo del suo progetto discografico già annunciato all’uscita del singolo apripista “Seta” avvenuta il 24 novembre scorso. Il progetto è “Ritorno al futuro/Back to the future”, doppio album di canzoni inedite, uno in italiano e l’altro in inglese, per un totale di 25 brani, uscito il 18 febbraio di quest’anno.

L'album e le sue collaborazioni

“In questo album l’aspetto della collettività e della condivisione era ancora più importante e più centrale rispetto ad altre volte (soundsblog.it)”. Infatti tante sono state le collaborazioni tra produzione e featuring, tralasciando quelle con Andrea Rigonat, suo produttore, primo chitarrista e soprattutto marito. Tra queste spiccano quelle con Jovanotti, Giorgia, Rkomi, Stevie Aiello, Elodie, Shablo e molti altri ancora. L’apertura a questi contributi e la sperimentazione di nuovi generi e nuove tipologie di scritture musicali hanno permesso a Elisa di uscire da quella che, ritiene, sia stata la sua più grande paura, ovvero il rimanere relegata in uno status. Non è comunque la prima volta che la cantautrice abbraccia prove inedite. Sin dagli esordi della sua carriera, ha amato lasciarsi influenzare da vari stili, ma sempre ricollegandoli in qualche modo al suo. Inoltre con il titolo dell’album la cantante ha cercato di segnare un punto di svolta dalla situazione di incertezza e di paura creata dalla pandemia. E infatti le innumerevoli collaborazioni sono una risposta effettiva all’isolamento di questi ultimi anni.

"Seta" e "O forse sei tu"

Tra i brani, “Seta” è un manifesto sulla violenza contro le donne. “Per me la donna che denuncia e dice ciò che le accade alle autorità, alla famiglia, liberandosi di un peso che può diventare un macigno per tutta la vita, è una supereroina (Elisa a radio Deejay)”. La cantautrice ha voluto mostrare un messaggio per lei notevolmente importante riguardo alla forza femminile e lo ha reso più esplicito con il videoclip della canzone. “Volevo fare un video dove mostro la forza interiore dell’universo femminile che prevale sulla violenza”. Ma la canzone che ha imperversato le radio italiane in questo periodo è “O forse sei tu”, un brano più classico e sanremese. Qui Elisa canta l’amore, in grado di produrre cambiamenti, verso chi si ama, collegato alla paura di un eventuale abbandono. Oltre a questi, altri pezzi, come “Litoranea”, “A tempo perso”, “Come sei veramente” tra suoni più attuali e passati, “Non me ne pento” con atmosfere più dark, o la più elettronica “Palla al centro”.

“Ritorno al futuro/Back to the future” sembra un album interessante e diverso. La nuova Elisa raggiunge un nuovo obiettivo cercando di divertirsi al tempo stesso. Definisce la sua attività artistica in questo momento come una corsa sullo skateboard, un passatemp0o che, specialmente negli ultimi anni, ha apprezzato sempre più.

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