La Folie à Deux, anche detto disturbo psicotico condiviso, è infatti una rara sindrome psichiatrica nella quale un sintomo di psicosi viene trasmesso da un individuo a un altro. Il disturbo viene generalmente diagnosticato in persone che vivono in stretta vicinanza e intimità, sono socialmente isolate e hanno poche interazioni con gli altri. Questa sindrome si riscontra più frequentemente in donne con un quoziente intellettivo leggermente superiore alla media, isolate dal contesto familiare e coinvolte in una relazione con una persona psicotica dominante.
È in questo tipo di ambiente che si riavvia la storia di Joker (Joaquin Phoenix), il quale, già alla fine del primo film, si trova in una prigione di massima sicurezza. È qui che passa i suoi giorni in attesa del processo che stabilirà definitivamente la sua condanna per gli omicidi avvenuti nel film del 2019; ma è anche e soprattutto qui che incontra Harleen Quinzel (Lady Gaga) durante una lezione di canto organizzata all’interno di un reparto del carcere.
Tra i due scatta qualcosa, un colpo di fulmine, un amore a prima vista, un sentimento che però nasconde gravi problematiche a livello psicologico: si scatena la Folie à Deux. Harleen, soprannominata Lee, racconta a Joker il suo passato, ed è proprio lì che scatta la scintilla e tra i due, o meglio tra le due patologie, nasce un amore travolgente, che porterà la stessa Harleen a diventare la più nota Harley Quinn.
Dopo lunghi e turbolenti giorni trascorsi in carcere, Joker si ritrova a processo, sostenuto questa volta, non solo da tutti i suoi seguaci conquistati dopo l’omicidio del suo idolo Murray Franklin in diretta televisiva narrato nel primo lungometraggio, ma anche e soprattutto da Lee, la quale era uscita dal carcere poco tempo prima ed ora è pronta a tutto per sostenere il suo amato Joker e dimostrare al mondo la sua vicenda di vittima.
La presenza della famosa e pluripremiata Lady Gaga ha fatto sì che la pellicola prendesse le caratteristiche del musical, ma la cantante ha tenuto a precisare che: “Non è un musical, ma il modo in cui la musica consente ai personaggi di esprimersi perché scena e dialoghi non sono sufficienti. Abbiamo lavorato molto sul modo in cui cantare, per me è stato necessario dimenticare la tecnica".
L’attesissimo Joker: Folie à Deux, capitolo non considerato un sequel dallo stesso Phillips, si presenta come una love story criminale, dove temi come l’amore tossico, la malattia mentale, la potenza della musica e l’accettazione di sé stessi diventano la cornice dell’intero lungometraggio, in cui si alterna la realtà all’immaginazione.