Che bello pensare che i due papi si parlino
Il 2 Maggio Benedetto XVI torna a vivere in Vaticano
1 maggio 2013
Ancora una volta potremmo vedere un elicottero solcare il cielo del Vaticano di Piazza San Pietro, ma con una particolarità: domani forse per l'ultima volta, il papa emerito Benedetto XVI solcherà i cieli di Roma, non per andar via ma per ritornarci.
Infatti, come era stato preannunciato dopo le sue dimissioni, la sua dimora a Castel Gandolfo è stata provvisoria. Finalmente l' ex monastero di clausura dentro le mura vaticane è pronto per accogliere il papa. Il 2 Maggio Benedetto XVI rientrerà in Vaticano e si stabilirà nella sua nuova dimora. Per l'occasione è stata fatta una ristrutturazione: l'edifico si estende su quattro livelli con ambienti comunitari e dodici celle monastiche; inoltre il papa emerito avrà la possibilità di ospitare il fratello e il segretario particolare Georg Gänswein. Assieme a lui abiteranno anche quattro «memores Domini».
La scelta di questo luogo può essere considerata anche strategica, perchè il segretario è stato costretto, per tutto questo tempo, a viaggiare continuamente da Castel Gandolfo al Vaticano, essendo Prefetto della Casa Pontificia. Molto probabile è pensare che, convivendo nello stesso Stato, i due pontefici abbiano rapporti più frequenti, il che protrebbe rivelarsi un bene per la Chiesa. Sicuro è che aspetteremo tutti questo "ritorno a casa" con il naso all'insù.
Infatti, come era stato preannunciato dopo le sue dimissioni, la sua dimora a Castel Gandolfo è stata provvisoria. Finalmente l' ex monastero di clausura dentro le mura vaticane è pronto per accogliere il papa. Il 2 Maggio Benedetto XVI rientrerà in Vaticano e si stabilirà nella sua nuova dimora. Per l'occasione è stata fatta una ristrutturazione: l'edifico si estende su quattro livelli con ambienti comunitari e dodici celle monastiche; inoltre il papa emerito avrà la possibilità di ospitare il fratello e il segretario particolare Georg Gänswein. Assieme a lui abiteranno anche quattro «memores Domini».
La scelta di questo luogo può essere considerata anche strategica, perchè il segretario è stato costretto, per tutto questo tempo, a viaggiare continuamente da Castel Gandolfo al Vaticano, essendo Prefetto della Casa Pontificia. Molto probabile è pensare che, convivendo nello stesso Stato, i due pontefici abbiano rapporti più frequenti, il che protrebbe rivelarsi un bene per la Chiesa. Sicuro è che aspetteremo tutti questo "ritorno a casa" con il naso all'insù.
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