
“… se le parole non hanno voce allora tu ascolta il mio cuore”. È questa la frase che più rappresenta Lorenzo Negri, giovanissimo poeta, appena ventunenne, che ha da poco pubblicato la sua seconda raccolta di poesie dal titolo “Il vento e il timone”. Lorenzo, che oltre ad essere un giovanissimo e promettente poeta, è anche un ragazzo autistico inizia a scrivere a sette anni su una vecchia macchina da scrivere “per l’ostinazione di mia madre”. Oggi che di anni ne ha 21 anni e studia filosofia all’università di Genova ha trasformato la sua passione per le parole e per la poesia in uno strumento per aiutare le persone che soffrono come lui di autismo. Infatti, il ricavato di entrambe le opere sarà devoluto alla residenza per ragazzi autistici “L’appartamento” a Zoagli (Ge).
«Ho iniziato a scrivere poesie – racconta Lorenzo – quando frequentavo il terzo anno di liceo su suggerimento della mia professoressa d’italiano, una scrittrice, che aveva colto nel mio modo di esprimermi una capacità di sintesi non comune che poteva essere di buon auspicio per la poesia. Così mi ha proposto di scrivere componimenti poetici. La prima poesia che ho scritto si intitola “Labirinto” e a quella ne sono seguite molte altre tant’è che nel maggio 2010 ho pubblicato la prima raccolta di poesie con il titolo “Le parole dell’anima” edito da Gammarò Editore. In questi ultimi due anni Lorenzo lavora ancora sulla poesia e a maggio esce la raccolta “Il vento e il timone” che raccoglie cinquantuno nuove poesie. «Grazie alla poesia mi sento realizzato e sereno – dice Lorenzo – anche perché riesco a dire qualcosa di mio e penso che leggere le mie liriche può aiutare a capire meglio la mia condizione. Devo moltissimo ai miei genitori e ad alcuni miei cari amici».
Comprendere la condizione di Lorenzo per chi, come la maggior parte delle persone non conosce l’autismo, non è cosa semplice. Gli stessi familiari degli autistici trovano molte difficoltà a comunicare con i loro cari. Si stima che la sindrome dell’autismo coinvolga un neonato su 166, percentuale che negli ultimi anni sta salendo. Le cause sono ancora ignote e guarire non è possibile.
Parole silenziose
Ancora inquietudine
sempre inspiegabile
Gli altri non capiscono
ed io non lo so dire
Ti vorrei dire
che ora sto male
Ti vorrei dire
che voglio cambiare
Ti vorrei chiedere/se mi puoi aiutare
Se le parole non hanno voce
tu ascolta il mio cuore.
( tratta dalla raccolta “Le parole dell’anima",
pubblicata nel 2010)



