sabato 27 aprile 2024
Strage dei treni. Monsignor Mansi: "Meravigliosa solidarietà dei cittadini"
di Veronica Petrocchi
Al Palasport di Andria trasformato in Chiesa, l'ultimo saluto a 13 delle 23 vittime dell'incidente in Puglia. Il sindaco Giorgini: "Ora c'è sdegno ma dobbiamo far prevalere il coraggio".
16 luglio 2016

ANDRIA - Questa mattina alle 11, al Palasport di Andria, si sono svolti i funerali di 13 delle 23 vittime dello schianto tra due treni in Puglia. Alla celebrazione, presieduta da monsignor Luigi Mansi, vescovo di Andria, Canosa e Minervino, hanno partecipato circa 5000 persone tra le quali, oltre ai familiari e amici delle vittime, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio (in rappresentanza del governo), il capo della polizia Franco Gabrielli e le autorità religiose e militari. Il Presidente Mattarella si era recato sul posto dell’incidente già giovedì scorso e aveva assicurato ai parenti «Non mi dimenticherò di voi». Oggi, seduto in prima fila al Palasport, ha mantenuto la promessa e si è unito al cordoglio delle famiglie delle vittime.

Durante l’omelia monsignor Luigi Mansi ha parlato di «meravigliosa solidarietà dei cittadini di questo angolo sperduto del Sud». Il riferimento riguarda la prontezza di volontari, civili, ultras nel mettere in campo tutte le loro forze, organizzando sostegni psicologici ai familiari delle vittime, collette alimentari e donazioni di sangue. Il vescovo si è rivolto anche alle cariche dello Stato presenti al funerale, sottolineando che «per troppi anni e per troppe persone queste terre sono state considerate le periferie dell’Italia, quelle periferie alle quali il nostro Papa Francesco ha fatto tante volte riferimento». Monsignor Mansi ha poi proseguito: «Le nostre coscienze sono state addormentate da prassi che ci sembrano normali, ma non lo sono. Ci si occupi dei diritti di tutte le persone a cominciare dai più deboli e fragili, non solo all’economia, alla convenienza e all’interesse senza scrupoli».

Mentre si indaga per errore umano, Repubblica svela che i registri di viaggio sono incompleti, pieni di contraddizioni e correzioni a penna che fanno pensare ad una falsificazione. Intanto l’inchiesta alza il tiro contro i vertici di Ferrotramviaria, la società che gestisce le Ferrovie Nord baresi, accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime. Il sindaco di Andria Nicola Giorgino è intervenuto al termine della funzione religiosa: «C’è dolore e rabbia ma ho il dovere di chiedere con voce ferma e decisa giustizia e verità. Questo lembo del nostro Sud saprà essere forte e rialzarsi». Poi si rivolge al capo dello Stato: «Mai più una strage così» - e cita Sant'Agostino - «La speranza ha due figli: lo sdegno e il coraggio. Ora c'è lo sdegno ma dobbiamo far prevalere il coraggio».

16 luglio 2016
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