Retakers, i volontari del decoro invadono la capitale
Gruppi di cittadini che si incontrano per rimuovere sporcizia e affissioni abusive dai quartieri degradati della capitale. Sono i retakers, i volontari del decoro pubblico
11 settembre 2014
Clean Up! è il loro grido di battaglia; il loro campo di combattimento
sono le serrande dei negozi, i segnali stradali, i muri e le panchine
pubbliche; hanno un solo nemico, il vandalismo dilagante.
Sono uomini, donne, ragazzi, ragazze e bambini, normali
cittadini stanchi di vedere imbrattati i muri dei propri quartieri con graffiti
e affissioni abusive. Sono i volontari di “Retake Roma” un movimento no profit
nato dal basso con lo scopo di ripulire i quartieri della capitale da sporcizia
e degrado.
I gruppi di retakers, divisi per quartieri, si organizzano tramite il passaparola e reti sociali come Facebook organizzando un evento clean up, un’attività di decoro pubblico; ogni partecipante può portare con sé una spatola, un disinfettante, della vernice coprente o qualsiasi altro detergente per pulire. Dopo la suddivisione dei compiti ci si mette al lavoro e in poche ore anche l’ingresso di una stazione metro – bersaglio di continue affissioni abusive – viene interamente sgomberato e pulito.
Retake Roma opera anche in collaborazione con l’AMA, azienda che si occupa della raccolta rifiuti nella capitale, segnalando loro quelle situazioni più preoccupanti dove bisogna intervenire con dei mezzi appositi. Il fenomeno dei retakers sta coinvolgendo molti quartieri romani da quelli più centrali alla periferia con più eventi di decoro organizzati ogni settimana. Una mera protesta contro gli amministratori pubblici che non riescono a mantenere il decoro del proprio del quartiere? Non solo.
Retake Roma, come tanti altri movimenti che nascono dal basso vuole dimostrare che una cittadinanza attiva riesce a far muovere ciò che la burocrazia atrofizza. È un'assunzione di responsabilità di cittadini che per primi vogliono collaborare alla pulizia degli ambienti pubblici che frequentano. È un modo per educarci civicamente, pratica che noi italiani, spesso, dimentichiamo.
Per ulteriori informazioni www.facebook.com/retakeroma
I gruppi di retakers, divisi per quartieri, si organizzano tramite il passaparola e reti sociali come Facebook organizzando un evento clean up, un’attività di decoro pubblico; ogni partecipante può portare con sé una spatola, un disinfettante, della vernice coprente o qualsiasi altro detergente per pulire. Dopo la suddivisione dei compiti ci si mette al lavoro e in poche ore anche l’ingresso di una stazione metro – bersaglio di continue affissioni abusive – viene interamente sgomberato e pulito.
Retake Roma opera anche in collaborazione con l’AMA, azienda che si occupa della raccolta rifiuti nella capitale, segnalando loro quelle situazioni più preoccupanti dove bisogna intervenire con dei mezzi appositi. Il fenomeno dei retakers sta coinvolgendo molti quartieri romani da quelli più centrali alla periferia con più eventi di decoro organizzati ogni settimana. Una mera protesta contro gli amministratori pubblici che non riescono a mantenere il decoro del proprio del quartiere? Non solo.
Retake Roma, come tanti altri movimenti che nascono dal basso vuole dimostrare che una cittadinanza attiva riesce a far muovere ciò che la burocrazia atrofizza. È un'assunzione di responsabilità di cittadini che per primi vogliono collaborare alla pulizia degli ambienti pubblici che frequentano. È un modo per educarci civicamente, pratica che noi italiani, spesso, dimentichiamo.
Per ulteriori informazioni www.facebook.com/retakeroma
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